Rottamazione FIAT: i centri autorizzati e i vantaggi per gli utenti
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Direttore: Alessandro Plateroti

Rottamazione FIAT: dove si trovano i centri autorizzati e quali vantaggi si hanno

Rottamazione Fiat

Per la rottamazione FIAT mette a disposizione una rete di demolitori autorizzati e la possibilità di consegnare una vettura fuori uso direttamente in concessionario.

L’industria automobilistica è ormai da tempo proiettata verso l’obiettivo di una mobilità sostenibile. A tale scopo, numerose case produttrici hanno varato piani di investimento a medio e lungo termine per l’elettrificazione dei modelli delle rispettive gamme auto, oppure si stanno impegnando a sviluppare motori a combustibile a basso impatto ambientale.

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Il settore delle automotive deve fare i conti anche con un’altro aspetto che incide sull’impatto ambientale, ovvero la gestione dei veicoli a fine vita. In altre parole, si tratta della rottamazione auto, il processo di distruzione fisica di un veicolo che spesso comporta e volentieri comporta costi e oneri burocratici. Numerose case automobilistiche offrono servizi di consulenza e assistenza per incentivare la rottamazione attraverso canali ufficiali, dal momento che la legge italiana non consente il semplice abbandono di una vettura su suolo pubblico o privato.

Il servizio di rottamazione FIAT

La FIAT, in tal senso, non fa eccezione. L’azienda facente parte del Gruppo FCA infatti offre un servizio di “ritiro veicoli a fine vita”. Come si legge sul sito ufficiale, “da anni Fiat sviluppa un impegno globale per la tutela e il rispetto dellʼambiente attraverso il miglioramento continuo dei processi produttivi e la realizzazione di prodotti sempre più ecocompatibili“.

Detto questo, come funziona la rottamazione FIAT? L’azienda ha messo a punto una rete di centri per la raccolta e la demolizione dei veicoli a fine vita. L’elenco completo di questi centri è disponibile presso qualsiasi concessionario FIAT; in alternativa è possibile rivolgersi al numero verde 00800 3428 0000 oppure scaricare l’elenco completo in formato pfd dal sito ufficiale www.fiat.it.

L’elenco dei Centri di Raccolta e Trattamento Veicoli Fuori Uso contiene le seguenti informazioni relative al centro di raccolta autorizzato: regione, ragione sociale, sede operativa (indirizzo e località), comune, codice di avviamento postale (CAP), sigla, numero di telefono, numero di fax, indirizzo di posta elettronica.

Nel caso in cui si acquisti una nuova FIAT al posto di un’altra, quest’ultima può essere consegnata direttamente al concessionario dove si effettua l’acquisto. Qualora, invece, si voglia far demolire un veicolo fuori uso, lo si può consegnare direttamente e gratuitamente ad un centro di raccolta autorizzato (noto anche semplicemente come ‘demolitore’) incluso tra quelli indicati dalla casa costruttrice.

Il ritiro gratuito è possibile solo se il veicolo rispetta a pieno le condizioni di idoneità stabilite dalla legge. La vettura deve quindi presentarsi completa, ovvero essere in possesso delle seguenti componenti essenziali: motore, trasmissione, carrozzeria, centraline elettroniche e catalizzatore. Inoltre, deve essere priva di rifiuti aggiunti, ossia qualsiasi residuo o componente extra (come ad esempio pneumatici in più o rifiuti derivanti da attività domestiche o di giardinaggio e simili).

Rottamazione Fiat
Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/Iftikhar-Alam

I centri di rottamazione FIAT

I centri di rottamazione FIAT autorizzati sono distribuiti su tutto il territorio nazionale e presenti in ogni Regione. Quella con il numero di demolitori più alto è di gran lunga la Lombardia (che ne conta ben 44), seguita dal Piemonte (26) e il Veneto (25). Al sud, invece, primeggia la Sicilia con 23, seguita dalla Campania (20). Di seguito, una panoramica riassuntiva:

  • Abruzzo (10): 3 in provincia di Chieti, 3 in provincia de L’Aquila, 4 in provincia di Teramo ed uno in provincia di Pescara (a Rosciano).
  • Basilicata (5): 3 situati nella provincia di Potenza e 2 in quella di Matera
  • Calabria (9): 2 nella provincia di Cosenza, 2 in quella di Catanzaro, 1 a Crotone, 1 a Vibo Valentia e 3 a Reggio Calabria.
  • Campania (20): 5 in provincia di Napoli, 3 nella provincia di Avellino, 2 in quella di Benevento, 6 in provincia di Caserta e 5 in provincia di Salerno.
  • Emilia Romagna (26): 6 sono in provincia di Bologna, 3 in provincia di Forlì-Cesena, 3 in provincia di Ferrara, 4 in provincia di Modena, 1 a Piacenza, 2 nelle provincie di Parma, Rimini e Ravenna e 3 in provincia di Reggio Emilia.
  • Friuli Venezia Giulia (9): 3 si trovano nelle provincie di Gorizia e Udine, uno a Trieste e 2 in provincia di Pordenone.
  • Lazio (22): la maggior parte (13) si trova tra Roma e provincia; 2 nelle provincie di Viterbo, Rieti e Latina, 3 in quella di Frosinone.
  • Liguria (8): 3 si trovano nelle provincie di Genova e Savona, una in quelle di La Spezia (ad Arcola) e Imperia (Sanremo).
  • Lombardia (44): un quarto (11) si trova in provincia di Milano; se ne contano 6 nella provincia di Monza-Brianza, 5 in provincia di Varese, 3 a Bergamo, Pavia e Como, 4 a Brescia, 2 a Cremona, Mantova, Sondrio e Lecco, uno in provincia di Lodi (Sordio).
  • Marche (11): ce ne sono 4 in provincia di Ancona, 3 in provincia di Pesaro e Urbino, 2 a Macerata e uno a San Benedetto del Tronto (provincia di Ascoli Piceno).
  • Molise (2): uno si trova a Campobasso, l’altro a Pozilli, in provincia di Isernia.
  • Piemonte (29): quasi la metà si concentra nella provincia di Torino (13); nel resto della regione se ne contano 4 in provincia di Cuneo, 3 nelle provincie di Alessandria e Novara, 2 in quelle di Verbania e Vercelli, uno nelle provincie di Biella (a Sandigliano) e Asti (a Incisa Scapaccino).
  • Puglia (18): 5 si trovano nelle provincie di Lecce e Bari, 4 nella provincia di Taranto, 2 in quella di Foggia, uno a Fasano, in provincia di Brindisi e uno a Trinitapoli (provincia di Barletta-Andria-Trani).
  • Sardegna (9): 2 si trovano nelle provincie di Sassari e Nuoro, uno in tutte le altre provincie.
  • Sicilia (23): 5 si trovano in provincia di Palermo, 4 in provincia di Catania, 3 nella provincia di Enna, 2 in quelle di Agrigento, Ragusa, Siracusa, Trapani e Messina, uno in provincia di Caltanissetta (a Mazzarino).
  • Toscana (16): le provincie di Arezzo, Livorno, Lucca, Pistoia, Siena, Pisa e Grosseto ne contano due, uno si trova a Empoli e un altro a Massa.
  • Trentino Alto Adige (6): la maggior parte è in provincia di Trento (4).
  • Umbria (5): 3 si trovano nella provincia di Perugia e 2 in quella di Terni
  • Valle d’Aosta (3): si trovano rispettivamente ad Aosta, Issogne e a Saint Marcel.
  • Veneto (25): le provincie di Treviso e Verona ne contano 5; ce ne sono 4 nelle provincie di Venezia e Padova, 3 in quella di Vicenza, 2 a Belluno e Rovigo.

Le offerte promozionali per la rottamazione FIAT 2018

Come ogni casa automobilistica, la FIAT offre promozioni temporanee su alcuni modelli della propria gamma che includono la permuta o la rottamazione di un veicolo usato. Si tratta di incentivi FIAT alla rottamazione che si concretizzano sotto forma di sconti sul prezzo di listino; hanno una validità limitata e che spesso includono una migliore dilazione del pagamento.

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/Iftikhar-Alam

Fonte immagine: https://www.flickr.com/photos/ardiri

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ultimo aggiornamento: 9 Febbraio 2018 17:58

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